Chi ci salverà da Salvini? di Luciano Iannaccone

Matteo Salvini imperversa non solo con spregiudicatezza manovriera, ma anche con accorati messaggi agli elettori. Il suo spin doctor glieli confeziona bene e lui, quando necessario, li ritocca. Peccato che in altissima percentuale (quella stessa che ogni notte sogna di ricevere alle prossime elezioni) si tratti di quelle che una volta si definivano spudorate menzogne. Eccone tre veloci esempi:   1)“gli sbarchi riprendono a pieno ritmo”, ha detto almeno un paio di volte, l’ultima la sera di domenica 27 maggio, per denunciare che l’emergenze continua. Peccato che, per riprendere, vuol dire che si erano fermati o attenuati, ma lui non l’aveva mai detto. Peccato che alle otto di mattina del 28 maggio gli sbarchi del 2018 avessero riguardato in tutto 12.105 persone, di cui 7.899 dalla Libia, contro i 58.953 del 2017 (-79,47%): uno contro cinque. Peccato che nel fine settimana in questione gli sbarchi abbiano riguardato circa 1.500 persone contro gli oltre 8.000 del 2017. Pe [...]

29 Mag 2018 • Isabella Nespoli

Una risposta popolare al populismo, di Luca Diotallevi

Dentro profonde e drammatiche tensioni sociali, con il contratto tra Lega e Movimento Cinque Stelle si apre una stagione politica nuova. La discontinuità è radicale, indipendentemente dalla durata c [...]

26 Mag 2018 • Giorgio Armillei

Il Presidente Sergio Mattarella alla Lectio degasperiana 2016

Il Presidente Sergio Mattarella alla Lectio degasperiana 2016 Su invito della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, giovedì 18 agosto, nel pomeriggio, a Pieve Tesino (TN), il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella terrà la Lectio degasperiana 2016 70 anni di una Repubblica europea La visione e il coraggio di Alcide De Gasperi A settant’anni dal referendum tra Monar [...]

Riforma costituzionale: Giorgio Tonini su L'Adige

L'ampio dibattito sulle riforme costituzionali, che ormai da tempo si svolge sugli organi di stampa, a cominciare da "L'Adige", sta cominciando a produrre positivi effetti di chiarimento. Il dato che più colpisce è la radicalizzazione degli argomenti (e ancor più dei toni) del fronte contrario alla riforma Boschi. Solo poche settimane fa, i 56 autorevoli costituzionalisti che hanno fi [...]

1979-1989: il cattolicesimo democratico e le riforme costituzionali. Due passaggi chiave

per www.ytali.com In questo sito Giorgio Frasca Polara ha raccontato quello che accadde a sinistra nel settembre 1979 quando Nilde Iotti si recò a Piombino per lanciare l’idea di un Senato delle Regioni, ma quel semestre vide anche un altro evento analogo. Il 10 e l’11 novembre ad Arezzo, la Lega Democratica di Pietro Scoppola e Achille Ardigò, allora vicina alla sinistra dc, promosse il [...]

Vittorino Ferla sulla riforma costitzionale (da www.linkiesta.it)

epubblica, Referendum: dopo 70 anni un nuovo 'SI' 4 Giugno 2016 - 09:28 1 100 Esiste qualche legame tra il Referendum che si svolse il 2 giugno di 70 anni fa con il quale gli italiani scelsero per la Repubblica e il Referendum che si terrà in ottobre per confermare o meno la riforma costituzionale varata a gennaio dal Parlamento? Che cosa significò il SI alla Repubblica? [...]

Giorgio Tonini replica ad Alfredo Reichlin

CARO REICHLIN, IL PLEBISCITO C'è. E NON RIGUARDA SOLO RENZI Alfredo Reichlin, su "La Repubblica" di stamani, paventa il rischio che il referendum costituzionale possa "spaccare il paese" e lamenta la mancanza di quella cultura dell'intesa che alla Costituente, nonostante la rottura determinata dalla guerra fredda, consentì a De Gasperi e Togliatti di fare della Costituzione la "casa c [...]

#italianistatesereni

Più di dieci anni fa Stefano Ceccanti e Salvatore Vassallo pubblicarono un libro che si interrogava su come chiudere la lunghissima transizione del sistema politico costituzionale italiano. La transizione cominciata all’inizio degli anni novanta e, apparentemente, mai terminata. Quel libro conteneva un disegno ampio di indicazioni e proposte di diversi studiosi: alcune forse non rappresentano p [...]

un altro sì motivato alla riforma: l'editoriale di Luigi Covatta su Mondoperaio di maggio

editoriale Finis Austriae Luigi Covatta La retorica della finis Austriae si è spesso intrecciata con quella della fine dell’Europa: e non senza ragioni, visti gli esiti nel tempo dell’infelice pace di Versailles. Ora però a Vienna è difficile incontrare epigoni di Roth e di Musil, di Klimt e di Schiele, di Freud e di Wittgenstein: l’Austria piccola piccola inventata a Versailles non [...]

Popolo, rivoluzione e costituzione

di Raniero La Valle Per partire, come sempre si deve fare, dal contesto in cui si svolge questo evento, possiamo citare una notizia meravigliosa che si trova sui giornali di oggi: a Palmira, l’antica città romana in Siria appena liberata dall’ISIS, l’Orchestra di San Pietroburgo ha tenuto un concerto con musiche di Bach e di Prokofiev nell’anfiteatro romano che era stato fino a ieri la [...]