Intorno ad alcune confutabili tesi dei sostenitori del "si"

di Giovanni Bianco Ho letto con viva attenzione, in questi giorni di intenso dibattito postreferendario, alcuni articoli e contributi di convinti ed appassionati sostenitori del "si", ritrovandovi spesso pregiudizi e talora persino stereotipi. E anzitutto riduttivo bollare i sostenitori del "no" quali conservatori. Su quali basi politiche, storiche e culturali si basa una definizione così affrettata? Di certo essa è espressione di quel "nuovismo a tutti i costi" che molto ha caratterizzato la politica renziana, fatta di frasi ad effetto. Seguendo il filo di questi ragionamenti coloro i quali hanno difeso con rigore e coerenza l'attuale Legge Fondamentale opponendosi ad una "controriforma" sciatta e contraddittoria, di dubbia costituzionalità in non poche norme (mi riferisco in primis a quello che sarebbe dovuto essere il nuovo art.57 Cost.), sono tutti etichettabili quali conservatori. Quest'idea è di facile confutazione, tanto più che nel fronte del "no" diversi s [...]

14 Dic 2016 • Giovanni Bianco

Osservazioni sull'esito referendario

di Giovanni Bianco Il risultato del referendum costituzionale è più roseo del previsto. Fa un certo effetto vedere Renzi comparire davanti agli schermi con un atteggiamento ben diverso da quello [...]

13 Dic 2016 • Giovanni Bianco

Palude, populismo e SI: ancora su Franco Monaco

Il confronto tra il Sì e il No al referendum è stato molto serrato, anche duro in qualche caso. Non conviene trasformare questa fase di confronto democratico in una resa dei conti, a maggior ragione [...]

12 Dic 2016 • Giorgio Armillei

f 35, Giorgio Tonini in aula al Senato

TONINI (PD). Signora Presidente, signor Ministro, colleghi senatori, credo che ci sia un punto sul quale tutta l'Aula potrebbe trovare un incontro, se lo volesse, ed è il dubbio che ci attraversa tutti rispetto a un passaggio così delicato come è quello di un inv [...]

Unioni civili risposta al prof. Martinetti: si può discutere solo tra le scelte possibili, quella dei contratti privati non esiste

di Stefano Ceccanti Il prof. Martinetti, che ringrazio per  l'attenzione, mi replica sul blog di Sandro Magister con due affermazioni tra loro logicamente connesse. Il Magistero, interpretato in modo piu' rigido ed estensivo rispetto al mio primo intervento, vieterebbe qualsiasi riconoscimento legislativo di unioni diverse dal matrimonio e questo peraltro non creerebbe nessun problem [...]

unioni civili- una risposta a Sandro Magister e al cardinal Ruini

di Stefano Ceccanti Sandro Magister ha rilanciato con forza l'intervista del Foglio al cardinale Ruini, critica verso la sentenza della Corte suprema americana, e vi ha aggiunto dosi ulteriori di critica a quei settori ecclesiali ed ecclesiastici che sono possibilisti sulle cosiddette unioni civili distinte dai matrimoni omosessuali, distinte perche' quanto meno evitano la rottura sim [...]

I saggi insegnano al PD che questa costituzione non è la più bella del mondo (su Il Foglio di oggi 28.6.2013)

Il lavoro della commissione incaricata di avviare il processo di riforma istituzionale mostra diversi profili di interesse. Non solo nel merito delle cose ma, per così dire, anche nell’approccio e nella cultura cha saprà esprimere. In altre parole si può pensare che costituisca un banco di prova per l’intera cultura costituzionalistica italiana, se consideriamo che i giuristi egemonizzano l [...]

La fine del bicameralismo?

Prosegue il lavoro della commissione per le riforme istituzionali. Lunedì scorso prima vera seduta tematica. Si affrontano i nodi del bicameralismo. Perché il nostro sistema, unico nelle democrazie avanzate, ha due camere che fanno le stesse cose? E in più sono elette con un sistema elettorale diverso e da una base elettorale diversa? E impiegano complessivamente un numero di parlamentari molto [...]

Una risposta ad Angelo Bertani. I partiti si riformano cambiando la forma di governo.

Accolgo integralmente l’invito di Angelo Bertani http://www.c3dem.it/6774 per una discussione non irrigidita da eccessi di sicurezza e schematizzazioni ideologiche. Non senza timore, visto il peso degli interlocutori, rilancio con un paio di considerazioni. Una prima considerazione. Appare un po’ singolare il percorso argomentativo dei difen [...]

Personalizzazione del potere e istituzioni- rileggere Duverger

"Credo che le persone scelgano male gli indirizzi politici in astratto. Un programma e' inseparabile da chi lo deve applicare. Ogni popolo prova un qualche bisogno di personalizzare il potere. E' necessario che le persone si sentano in contatto con chi governa. Nel nostro sistema parlamentare tutto si trovava astutamente combinato affinche' questo bisogno non fosse mai soddisfatto. [...]

Per il presidenzialismo. Forse ci siamo (da "HuffPost" del 7.6.2013)

Forse ci siamo. Di una prossima riforma istituzionale non si può certo essere sicuri, ma si può essere sicuri del fatto che non Le eravamo mai arrivati così vicino. Dal 1954: perché fu De Gasperi il primo a cercare di dare più potere agli elettori nella scelta del governo nazionale.  E fin dalla prima volta a fare resistenza furono i soliti: centristi vari e la sinistra conservatrice guid [...]