Biden, i cattolici e la libertà religiosa. Un dialogo tra don Severino Dianich e Stefano Ceccanti

Carissimo
Stefano,
mille grazie
per il libro di Murray con la tua Introduzione. Mi sta risultando particolarmente
prezioso anche per l'articolo che sto preparando per una pubblicazione della
Facoltà Teologica di Firenze su Chiesa e politica. Oltre al sostegno ricevuto
dalla tua particolare attenzione a Dignitatis Humanae 6, sfrutterò il discorso
della zizzania di Pio XII, che non conoscevo affatto, e il testo di Murray sul
minimo di moralità della legge.
È la base
per capire il cattolico Biden sull'aborto. Ma quel suo provvedimento che,
abolendo la proibizione di Trump, se ho capito bene, giunge ad incentivare
l'aborto nei paesi poveri, quello no. A quel punto non è un permettere perché
proibire sarebbe peggio, ma un incentivare un male, per di più in terra altrui,
nei paesi poveri. Non è un criptomalthusianesimo? Sempre che abbia capito
davvero di che si tratta.
Il tuo libro mi risveglia anche le emozioni del Concilio.
Che Dio non
ci permetta di disperdere la grazia profusa in quel tempo.
Alla quarta
sessione non c'ero, ma alla seconda sì e ricordo, come fosse ieri, lo sgomento per
l'assassinio di Kennedy. Dopo cena, in albergo con un bel mucchio di vescovi
americani, alla TV ci raggiunse la terribile notizia e ricordo, come fosse
ieri, di avere incrociato la mattina dopo in san Pietro il cardinale Spellman
con una faccia da morto ambulante. È stato un momento spaventoso, anche per
quel che poteva succedere in quella situazione.
Grazie
ancora
don Severino
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Caro don
Severino,
al di là là
della questione di opportunità se inserire anche quello tra i primi moltissimi
decreti, nella logica di Biden l'aborto preesiste ai finanziamenti di quelle
realtà e se esse non vengono finanziate per informare, le persone abortiscono
lo stesso in situazioni peggiori.
Secondo me
non ne usciamo se non adottiamo uno schema che dica: le legislazioni entro
certi limiti non possono che essere pro choice perché è illusorio dissuadere
col diritto penale, ma a questo vanno affiancate politiche sociali pro life che
motivino in positivo.
Grazie
Stefano
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